mercoledì 2 marzo 2011

Inspiring my handmade book! 1

Mountains of floppy disks, VHS tapes, polaroids and cassettes. This combination of media played a massive part in how a generation growing up in the 1980s and 1990s learned about the world. 

Nick Gentry is a British graduate of Central St Martins and has exhibited in the UK, USA and Europe. As part of a generation that grew up surrounded by floppy disks, VHS tapes, polaroids and cassettes, he is inspired by the sociological impact of a new internet culture.
His portraits use a combination of obsolete media formats, making a comment on waste culture, life cycles and identity. Using old disks as a canvas, these artefacts are combined to create photo-fits and identities that may draw connections to the personal information that is then forever locked down underneath the paint.
This has led to an exploration of the ways in which humankind is integrating with technology. As it reaches a tipping point, this new movement is becoming increasingly apparent as a cultural and social transition of our time. Will humans be forever compatible with our own technology?
 


















martedì 1 marzo 2011

Flux design!

..Perchè fare del design, significa rendere la vita più facile!


Divertente, leggera e  facile da montare. Ispirata al'antica arte degli origami, la sedia pieghevole e salvaspazio Flux, progettata da Douwe Jacobs e Tom Schouten, si monta nel giro di 10 secondi, ha una portata di 150 kg e si può portare in giro come una cartella portadocumenti! Potrebbe essere utile quando non ci sono posti liberi in aula... 













lunedì 28 febbraio 2011

Never-ending Abbey Road!

cusa l'è chel rob ki??

Dalla lezione del Prof. Quistelli del 24.02.2011...


"Travel sculptures started off as small sculptures (some even pocket size) to carry with you, or so you mcould take part of your own culture to anonymous hotel room."




Le prime sculture da viaggio nascono all'inizio degli anni cinquanta come sculture pieghevoli e di fatto vengono regalate o spedite come biglietti di auguri; successivamente, a partire dal 1958, prendono il nome di sculture da viaggio. 









La scultura da viaggio nasce con tucaratteristiche tipiche dell'era moderna: è low-cost, è pratica, volendo è anche mono-uso, è al servizio del moderno nomade che abita più case o che talvolta abita solo delle stanze ma a diverse latidudini, è democratica by design, è leggera, quando viene esposta non ha bisogno di grandi spazi e può esprimere anche una dimensione culturale privata.











La scultura si presenta piegata in una busta. Si apre la busta e si estrae la scultura. Appoggiate la scultura su di un piano orizzontale (sui piani inclinati scivola) e prima di spegnere la luce osservate come questa illumina le varie parti sporgenti o rientranti, le parti piene e quelle vuote. Voltatela dall'altra parte, cambia aspetto, i vostri pensieri da pratici diventeranno lentamente estetici (la velocità dipende da voi), non vi domanderete più "cusa l'è chel rob ki" e vi addormenterete felici. Buona notte.

[Bruno Munari, Codice ovvio, Einaudi] 



domenica 27 febbraio 2011

Metropoli Insolite

L'idea è quella di creare delle città con oggetti di uso quotidiano, quelli che insomma usiamo tutti i giorni. Spesso ci capita di mangiare una gelatina o di prendere una fiche in mano. Vogliamo parlare delle posate? O delle uova che troviamo in frigo? Artisti come Liz Hickok, Liu Jianhua, Zhang Wang hanno pensato in grande, realizzando queste stupende metropoli in miniatura! Altro che poliplat e cartoncino...

Liz Hickok- San Francisco in Jell-o


Unreal Scene (2008) by Liu Jianhua


Egg city


San Francisco by Zhang Wang

sabato 27 novembre 2010

HOW WINE BECAME MODERN Design + Wine 1976 to Now

Etienne Meneau, Carafe No. 5, 2008, fabricated 2009

November 20, 2010 April 17, 2011 at SFMOMA

Wine is a potent force in contemporary life, perhaps the only comestible to produce its own visual culture. How Wine Became Modern, the first exhibition of its kind, looks at the world of wine and the role that architecture, design, and media have played in its stunning transformation over the past three decades. Developed in collaboration with the New York architecture studio Diller Scofidio + Renfro, the exhibition features historical artifacts, architectural models, multimedia installations, newly commissioned artworks, and even a "smell wall" to provide a richly textured experience in the galleries.Come discover how important cultural preoccupations of our day, such as the meaning of "place" and "authenticity" in our increasingly global and virtual world, play out at this uniquely fertile intersection of nature and culture. At once a nuanced investigation and a vivid sensory and aesthetic experience, this exhibition presents wine as you've never seen it before.